In the workplace: da oggi è possibile accedere a Facebook da lavoro

Da oggi i datori di lavoro possono usare il social network come un’arma per migliorare la produttività e non più come un mezzo estraneo all’attività.
Come tutti sappiamo, le aziende considerano Facebook come una piattaforma social che riduce l’impegno del lavoratore e che, se utilizzato durante l’orario lavorativo, porta al licenziamento.

Avete capito bene, chi utilizza Facebook durante l’orario lavorativo è passibile di licenziamento.

Ci sono diverse sentenze, una anche recentissima (13 giugno 2016), che conferma una linea di giudizio ormai unanime da parte dei giudici del lavoro, il licenziamento di

un lavoratore che durante l’orario di lavoro, utilizza il social Facebook.
“Lo sapevate che il datore di lavoro può anche controllare la cronologia del computer, la vostra privacy non è violata, fate attenzione.”

Un lavoratore ha un obbligo verso la sua azienda, ed è previsto dall’articolo 2105 del codice civile, e quest’obbligo non include l’utilizzo di mezzi estranei all’attività.
Da oggi però le cose sono cambiate, il datore di lavoro può utilizzare Facebook per aumentare la produttività, infatti si può utilizzare Facebook sul posto di lavoro per aumentare i guadagni dell’azienda.
Lo ha annunciato il gigante dei social media, che ha rivelato in un comunicato che a partire dal 10 ottobre, Facebook lancia una versione stand-alone studiata espressamente per le aziende.
Con questa versione, utilizzabile sul posto di lavoro, le aziende possono sfruttare le potenzialità del social in modo da mettere in collegamento i lavoratori, in qualunque luogo si trovino. La piattaforma di Facebook è molto conosciuta ed utilizzata privatamente da milioni di persone, e quindi definibile familiare alla maggior parte delle persone. Va da se che, una versione studiata appositamente per le aziende, può invogliare la comunicazione tra lavoratori e di conseguenza aumentare la produttività, tenendo ovviamente separato ciò che è il social privato dal social aziendale.

“Da oggi il social network, può essere utilizzato sul posto di lavoro, per migliorare la comunicazione tra i lavoratori che orbitano nell’azienda con una ripercussione positiva sull’aumento della produttività”

Le funzioni di base sono:
– Messaggistica;
– Ricerca;
News;
– Gruppi.

in the workplace
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Le funzioni di base sono state integrate con:
Chat;
– Videoconferenze one-to-one con Messenger;
– Presentazioni.

Questo nuovo concetto di posto di lavoro integrato al social network, concede alle aziende la possibilità di implementare ulteriori strategie a livello aziendale. Infatti, le aziende possono utilizzare la nuova veste della piattaforma studiata appositamente per il lavoro al fine di attivare un ulteriore livello aziendale con gruppi multi aziendali.
In pratica è possibile creare degli spazi virtuali che permettono agli utenti di diverse aziende di partecipare in maniera condivisa.

Con questo strumento social partecipativo sul posto di lavoro, i lavoratori si sentiranno ancora più parte dell’azienda, come una grande famiglia dove è possibile beneficiare di uno strumento dall’uso comune.

Per facilitare il riconoscimento dell’identità del lavoratori, e poterlo facilmente associare all’azienda, Facebook ha stipulato un accordo con alcuni provider come: OneLogin, Windows Azure AD, Okta, Ping e G Suite.
Questo nuovo strumento di lavoro non ha limiti di spazio, potete inserire foto e video clip, file senza essere sottoposti ad alcun limite, creare infiniti gruppi di progetto, attuare strumenti di monitoraggio e qualsiasi altra forma di supporto all’amministratore.
La versione closed-beta è stata testata da Facebook su circa 1.000 aziende che hanno utilizzato questo rivoluzionario servizio volontariamente, ovviamente, anche l’Azienda Facebook lo ha testato sul proprio posto di lavoro.
In the workplace, è una opzione business di Facebook, che può essere implementata in qualsiasi tipo di azienda sia per tipo di produttività che per dimensioni, ma attenzione, ha un costo di abbonamento:
– 3 euro al mese per lavoratore/utente con massimo 1.000 utenti;
– 2 euro al mese per lavoratore/utente con massimo 10.000 utenti;
– 1 euro al mese per lavoratore/utente con più di 10.000 utenti.